Home Germanedo La classe Quinta si ispira a Picasso: disegnare con la luce!

La classe Quinta si ispira a Picasso: disegnare con la luce!

Imparare dai grandi artisti della storia offre sempre molteplici possibilità creative.

Dopo aver “scoperto” Pablo Picasso e il suo modo così particolare di dipingere, i bambini e le bambine della classe Quinta di Germanedo ne sono rimasti davvero affascinati. Il primo passo è stato dunque quello di realizzare un “ritratto in stile cubista”, prendendo spunto dal celebre “Ritratto di Dora Maar”, dipinto dal pittore spagnolo nel 1937. La personalità eclettica dell’artista, che fu anche scultore, ceramista, grafico, poeta, illustratore e altro ancora, ha offerto tuttavia la possibilità di spostare l’attenzione dalle arti visive più tradizionali (come la pittura) a quelle più moderne, come la fotografia… e non solo perché l’amata Dora era proprio una fotografa! Picasso ci ha infatti lasciato moltissimi “disegni di luce”, realizzati nel 1949 con un esperto della tecnica fotografica; gli scatti mostrano l’artista mentre traccia nell’aria alcuni schizzi in forma di scie luminose. I bambini e le bambine della classe si sono voluti cimentare nello stesso lavoro, che, alla fine del percorso della scuola primaria, assume un significato importante e diventa quasi una testimonianza. Il loro cammino, infatti, un passo dopo l’altro, un giorno dopo l’altro, li ha fatti diventare ciò che sono adesso: come il segno luminoso che viene tracciato non si può vedere ad occhio nudo, ma solo grazie alla macchina fotografica che l’ha catturato, anche ciò che sono diventati non si può vedere senza tener conto del percorso affrontato, tanto “invisibile” quanto essenziale! Così come un “disegno di luce” viene rivelato solo dall’occhio della fotocamera, per “vedere” davvero ciò che si è e ciò che sono gli altri, c’è bisogno di “occhi speciali”… che solo il cuore possiede! “Non si vede bene che con il cuore”, diceva Antoine De Saint-Exupery: solo usando gli “occhi del cuore” potremo costruire un mondo in cui non ci si ferma alla superficie, non si giudicano gli altri per il colore della pelle, per quello che indossano o per quello che hanno, perché “l’essenziale è invisibile agli occhi”.

Poesia, come la luna nel cielo.
Desiderio di pace!
Qualcosa per cui sorridere…
La bellezza della luce e la magia del movimento!
Un pensiero delicato.
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